Statue di Ca’ Marcello
Patrimonio lapideo delle Ville Venete | Ca’ Marcello
Immobili presenze durante il giorno, misteriose figure dopo il tramonto, le numerose statue in pietra tenera risalenti al XVIII e XIX secolo presenti nel parco storico di Ca’ Marcello, rappresentano personaggi appartenenti a diverse culture e tradizioni.
Passeggiando tra i lunghi viali del parco, si possono ammirare le serie ispirate alla mitologia greco-romana e alle quattro stagioni, quelle ‘grottesche’ e quelle neoclassiche.
Numerose poi anche le sculture decorative che arricchiscono il patrimonio lapideo di Ca’ Marcello.
Tema mitologico
Nelle statue di Ca’ Marcello prendono vita diversi miti antichi che ricordano virtù morali, vizi e amori impossibili, in un intreccio di storie affascinanti e personaggi immortali. A vegliare sull’ingresso si trova il forzuto Ercole, nel parco all’inglese s’incontra Diana, signora indiscussa delle selve, e nel giardino all’italiana ci sono quattro armoniose rappresentazioni mitologiche, da Apollo e Marsia a Zefiro e Flora.
Tema favolistico
Stravaganti figure sorprendono e divertono chi passeggia tra i tortuosi vialetti del parco romantico. Sono bizzarre presenze volute dal padrone di casa che desiderava seguire la moda del tempo: un gruppo di nani raffiguranti un nobiluomo settecentesco con la moglie e il loro seguito, e un’intera orchestra di scimmie pronte al loro concerto.
Tema allegorico
Le statue a tema allegorico presenti nel parco testimoniano i caratteri principali della villa, luogo legato all’agricoltura e sede di villeggiatura, in cui ci si dedicava anche alle maggiori arti. Ad accogliere gli ospiti ad uno degli ingressi troviamo infatti la scultura e la pittura mentre nel parco si ripresenta ben due volte il tema delle quattro stagioni.
Maschere veneziane
Completano il patrimonio lapideo del parco secolare di Ca’ Marcello le numerose maschere veneziane che rappresentano membri di corporazioni di arti e mestieri che si distinguevano per l’abbigliamento e gli accessori propri di ciascuna attività.