Come scegliere i testimoni per le nozze civili
Quanti devono essere? Perché sono necessari? E come scegliere i testimoni per le nozze civili?
Anche chi sceglie di sposarsi con il rito civile, quindi non religioso, presso una sede comunale e in presenza di un’autorità, deve necessariamente presentarsi in compagnia di testimoni sia per la sposa sia per lo sposo. Esattamente come funziona in Chiesa, dunque, ma con delle variazioni.
Innanzitutto, la presenza dei testimoni è fondamentale per testimoniare l’accettazione volontaria e completa di tutti gli atti da parte di entrambi gli sposi. Anche loro, infatti, alla fine della cerimonia dovranno compilare e firmare l’atto di matrimonio e suggellare il patto tra le parti.
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Che cosa dice la legge
«Nel giorno indicato dalle parti l’ufficiale dello stato civile, alla presenza di due testimoni, anche se parenti, dà lettura agli sposi degli articoli 143, 144 e 147; riceve da ciascuna delle parti personalmente, l’una dopo l’altra, la dichiarazione che esse si vogliono prendere rispettivamente in marito e in moglie, e di seguito dichiara che esse sono unite in matrimonio. L’atto di matrimonio deve essere compilato immediatamente dopo la celebrazione» (art. codice civile n. 107)
Quanti testimoni servono?
Diversamente dal classico matrimonio religioso, però, il matrimonio civile permette la presenza di soli due testimoni: uno per lo sposo e uno per la sposa, non di più.
Come scegliere i testimoni per le nozze civili?
La scelta, naturalmente, è libera e soggettiva. Ogni persona può liberamente scegliere di coinvolgere la persona più cara e che ritiene più adatta, come ad esempio un amico importante oppure un familiare.
Anche se la legge prevede la presenza ufficiale di soli due testimoni, gli sposi possono tuttavia coinvolgere altri «testimoni simbolici», che non avranno alcun ruolo dal punto di vista burocratico, ma presenzieranno alla cerimonia vicini agli sposi.